Nuoto d’a-mare: tra gare e corsi di sicurezza con Michele Totaro

Michele Totaro, 31 anni, socio fondatore di Filosport (di cui è segretario) e organizzatore, assieme a Pesaro Challenge, dell’evento “nuoto d’a-MARE”. 

Michele è un ex atleta di nuoto, ha partecipato a varie manifestazioni nazionali sia come atleta di distanza che di velocità (sia piscina che mare) e porta avanti da una vita questa sua passione per il nuoto.

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Partiamo quindi da Filosport e conosciamo un pò questa realtà…

“Filosport è nata all’università assieme ad altri studenti per poter portare le nostre passioni a livello tecnico oltre che atletico. Un esempio è la manifestazione in mare che si svolge durante Pesaro Challenge e che viene anche dalla mia cultura marittima natale (essendo di Manfredonia). E attraverso questa manifestazione (e le altre che svolgiamo con Filosport) cerchiamo di trasmettere le nostre passioni. In questo caso (quello di “nuoto d’a-MARE”) si tratta di gare per far conoscere il mare anche a chi viene dalla piscina perché, da nuotatore posso dirlo, nuotare in acque libere è totalmente diverso. Oltre a ciò aiutiamo anche a conoscere il mare per creare sicurezza sui temi che, spesso, durante l’estate si fanno più sentire. Infatti, purtroppo, anche l’anno scorso abbiamo avuto dei morti in mare e queste manifestazioni servono appunto per prevenire ciò, facendolo conoscere e vivendolo a 360°.”

La differenza con la piscina è solo questa? O ci sono altre differenze?

Da atleta la differenza non è soltanto una questione di pericolo. Tra piscina e mare ci sono tantissimi fattori che le rendono diverse. Penso al vento, alle correnti, al moto ondoso, al sole o alla fauna e flora marina (meduse, alghe, ecc). Ma anche il semplice guardare sott’acqua che per alcuni può sembrare una piccolezza ma in realtà è un importante fattore che determina la prestazione sportiva. Di fatto in mare c’è bisogno di attenzione oltre che di preparazione atletica, bisogna concentrarsi tanto sul nuotare quanto su tutto ciò che ci circonda.

Dal punto di vista della sicurezza invece, essendo un bagnino ed avendo avuto molti ragazzi, cerco, assieme a Filosport, di trasferire la cultura e la consapevolezza che possa far comprendere loro dove sono, poiché già essere consapevoli di che cos’è il mare aiuta davvero tanto a ridurre i rischi.

E Pesaro Challenge in tutto questo?

Beh devo ringraziare Francesco Troiani assolutamente, con lui ci siamo trovati subito perché è una persona che cerca molto chi ha la sua stessa passione e così ci siamo conosciuti, da lì è nato subito un dialogo molto costruttivo e io avevo proprio bisogno di persona con più esperienza organizzativa di me con la quale combaciare le mie tante energie, così lui è stato super disponibile a darmi una mano e io viceversa, dando vita a questo rapporto che si basa molto sull’aiuto reciproco che, secondo me, è la base per i rapporti migliori e duraturi.

Da qui “nuoto d’a-MARE”?

Si, esatto. Si tratta di una gara di nuoto nata da una conoscenza (quella di Francesco) che poi, nel sognare qualcosa da fare insieme, si è andata a creare. Letteralmente un sogno che diventa realtà. Anche perché a Pesaro una gara di nuoto in mare non veniva fatta da tantissimi anni e quindi è anche un motivo di orgoglio per entrambi.

Ora sto lavorando anche con la UISP per far entrare la gara nel circuito nazionale Uisp così da poter richiamare anche nuotatori dall’esterno di Pesaro visto che l’anno scorso erano quasi tutti nostrani o dei dintorni (Fano, Rimini, ecc…).

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Un consiglio a chi vuol nuotare in mare?

Assolutamente gli consiglio di iniziare con chi già conosce il mare e di non iniziare mai da soli… sempre accompagnati! Perché il mare sembra innocuo ma non bisogna mai prenderlo sottogamba, ha sempre qualcosa da insegnarci. Quindi fatelo sempre in compagnia con persone che hanno la vostra stessa passione.

Bici, natura e postura del corpo: tra ciclismo e salute con Andrea Bartolucci

Andrea Bartolucci, 40 anni a giugno, fanese, in sella ad una bici da professionista ormai da 6-7 che, assieme a MTB (Metauro Team Bike), ha portato l’esperienza e l’emozione del ciclismo a Pesaro Challenge riscoprendo, su due ruote, le meraviglie del San Bartolo.

Ma da dove nasce questa passione?

Ho conosciuto il mondo del ciclismo per caso visto che sportivamente parlando arrivo dal mondo del calcio e del canottaggio, nonostante mio padre abbia sempre praticato il ciclismo su strada. Eppure c’è voluto un mio amico per portarmi dentro questo mondo. Mi propose di fare un giro per le colline intorno a Fano e quell’esperienza mi ha divertito tantissimo, come se fossi tornato bambino, nonostante all’epoca avessi una bici veramente vecchia.

Tornato a casa ho raccontato tutto a mio padre e lui, per la laurea, mi ha regalato una Mountain Bike. E da lì mi sono sempre più appassionato a girare in bici nella natura, anche per i benefici psicofisici che questo sport comporta. 

Andrea Bartolucci Fisiopostura Metauro Team Bike Pesaro Challenge,

Da appassionato a maestro è stato un bel salto?

Anche lì è stata tutta una conseguenza di questo bellissimo sport. Praticandolo sempre più, ho scoperto che è uno sport estremamente tecnico più che di fatica ed essendo allenatore (e dunque la tecnica per me è un mestiere) mi sono appassionato tantissimo fino ad arrivare a studiare questa disciplina in ogni suo aspetto. Così sono diventato istruttore di secondo livello e entro quest’anno dovrei diventare maestro (salvo imprevisti). Incredibile come tutto sia iniziato per caso ed ora è diventato un punto centrale della mia vita.

E la Metauro Team Bike invece? Raccontaci un pò di questa realtà…

Beh la Metauro Teamm Bike, di cui sono un tesserato, raccoglie vari gruppi ciclistici del fanese, al momento siamo oltre le 100 persone e ogni anno cresciamo sempre più.

MTB si occupa di curare tutti i percorsi nel circondario e promuovere tanti eventi per avvicinare la popolazione a questo sport. Cerchiamo di far capire quanto sia bello ance sotto l’aspetto della cura dell’ambiente e della natura.

Una passione che unisci anche al tuo lavoro durante Pesaro Challenge…

Si, perché sono anche un posturologo e la bici ha un ruolo cardine in questo.

E grazie a Pesaro Challenge abbiamo dato vita a un’idea di promuovere la mountain bike per far conoscere il territorio intorno a Pesaro partendo da San Bartolo (che è meraviglioso ma soprattutto ha percorsi adatti sia per principianti che per esperti) e allo stesso tempo di istruire i partecipanti sotto un punto di vista fisico e psicologico.

Ovvero?

Con il team vogliamo far capire quanto sia tecnico questo sport, mentre con i ragazzi di fisioterapia vogliamo trasmettere l’importanza che ha sotto un punto di vista di salute, allenamento, nutrizione e psicologico.

Infatti durante il percorso di Pesaro Challenge con noi abbiamo coinvolto maestri, fisioterapisti e nutrizionisti.

Potremmo definirlo un progetto di Fisiopostura in bicicletta alla scoperta delle meraviglie naturali del nostro territorio.

Abbiamo studiato il percorso nei giorni precedenti e abbiamo accompagnato le persone sul San Bartolo, allo stesso tempo abbiamo anche tenuto lezioni pratiche portando anche del materiale per far capire alla gente come muoversi, come stare in sella, come posare il corpo.

Un’Iniziativa molto divertente che quest’anno vorremmo implementare sempre più coinvolgendo sempre Fisiopostura (4 professionisti) e Metauro Team Bike.

Perché fai tutto questo?

Beh… Io da neofita mi sono innamorato di questo sport andando in bici immerso nella natura e vorrei trasmettere questa passione per questo sport così come l’ho conosciuta.

Da Pesaro verso il Mondo: Daniele Grassetti è in cammino da 13 mesi. “Obiettivo? 10.000 km di trekking”

Il trekking per noi di Pesaro Challenge è un simbolo: sport e natura, salute e ambiente… tutto questo si ritrova all’interno di una passeggiata (più o meno complicata) tra i fantastici paesaggi che il nostro territorio offre.

Una meravigliosa esperienza che siamo riusciti a realizzare l’anno scorso grazie agli amici dell’associazione Lapallarotonda.

Per questo abbiamo voluto intervistare Daniele Grassetti, che da ormai più di un anno è in cammino per percorrere 10.000 km e visitare a piedi tutta l’Europa.

Daniele ha 40 anni (compiuti in cammino) ed è il presidente dell’associazione sportivo-culturale Lapallarotonda che si occupa di inclusione sociale anche, e soprattutto, attraverso le camminate, a partire da quelle facili (adatte a tutti) dove, grazie all’aiuto delle cooperative, coinvolgono migranti e persone con problemi psicologici. Oltre a questo, ovviamente, la loro associazione svolge anche camminate più complicate, ovvero da montagna. Ma parliamone con lui…

Come nasce questa passione per il trekking?

Ho iniziato facendo il cammino di Santiago nel 2011, da lì però sono stato fermo per 5-6 anni fino a che una volta, per provare, abbiamo organizzato una camminata dove far venire i bambini e quell’esperienza mi è piaciuta tantissimo. Così abbiamo replicato il tutto con gli adulti (che è stata altrettanto soddisfacente) e da lì è partita questa passione che mi ha portato sempre più nel mondo delle escursioni e delle camminate per conoscere mondi e boschi. Di fatto normalmente almeno 2-3 volte a settimana faccio trekking, eccezion fatta per questa sfida da 10.000 km che mi vede in cammino da 13 mesi senza sosta”

13 mesi in cammino? Ho sentito bene?

Si, sono partito a fine maggio dell’anno scorso ed ho ancora 1.600 km di cammino da fare. 

L’idea era nata quasi per scherzo durante il look-down per staccare un po’ la mente e quindi ho iniziato a guardare le mappe d’Europa per creare un mio cammino ideale che poi, come sempre capita, ho stravolto.

Ho fatto un po’ di conti ed ho visto che facendo qualche lavoretto extra potevo riuscirci economicamente e così ho intrapreso questa fantastica esperienza.

Poi, una volta che tornerò a casa vorrei unire questo viaggio, anche grazie alla cooperativa Alfa, al discorso mentale e sociale presentandolo in vari progetti scolastici o durante qualche festival.”

Dove ti ha portato questo percorso?

“Un po’ ovunque per l’Europa. Al momento sono stato in Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Germania, Francia, Spagna, Portogallo ed ora le prossime tappe saranno Belgio, Olanda, Lussemburgo, Svizzera, le Alpi e poi finalmente casa.”

Meraviglie e delusioni di quest’esperienza?

La cosa più bella, dal punto di vista paesaggistico, l’ho vista quasi per caso. Ero in Svizzera e non sapevo dove dormire, così ho riposato in un campeggio decidendo che mi sarei svegliato prestissimo per salire su un monte lì vicino e, una volta in cima, ho visto questo panorama stupendo col sole che spuntava sul lago.

Per quanto riguarda le delusioni, a livello paesaggistico non ne ho avuto. L’unico appunto è che mi aspettavo di incontrare molti più animali selvaggi e invece ne ho visti davvero pochi. In Slovacchia tutti ad esempio mi dicevano di fare attenzione agli orsi ma non ne ho visto nessuno. Ad un certo punto, durante una tormenta di neve mi era sembrato di vederne uno da lontano ma in realtà non era così. Questa è forse l’unica delusione.”

Come si affronta un simile viaggio?

“Tra tutte le cose la preparazione fisica è forse la meno importante visto che si fa strada facendo. Ci vuole forse più preparazione mentale (ma nemmeno troppa). Ero pronto a momenti di crisi psicologici ma non ne ho avute. Ad alcuni potrebbe spaventare la solitudine ma io, per fortuna, già di mio l’affronto bene. 

La parte più complicata è sicuramente la logistica: puoi provare a farla da casa ma anche lì, alla fine, come la preparazione fisica, la fai sul campo e ti diventa un vero e proprio lavoro da fare mentre sei in viaggio.

Cosa consigli a chi vuole intraprendere questo tipo di esperienze?

“Bisogna essere motivati e avere la voglia di farlo. La barriera economica non è uno scoglio da porsi. Io ad esempio ho realizzato che potevo far molte più cose in tenda purtroppo me ne sono reso conto solo dopo. Ed una volta iniziato non si vuol tornare più indietro. lo più lo faccio e più mi sembra normale… sto già pensando a cose ancora più impegnative!”

Pesaro Challenge: sport, eventi e competizioni

Pesaro Challenge è l’evento sportivo della città di Pesaro che al suo interno vede collaborare anche tantissime altre realtà.

Oltre allo sport infatti regala, nei suoi tre giorni d’evento (che quest’anno si svolgeranno il 1-2-3 settembre) tantissime altre emozioni.

Non c’è mai da annoiarsi con noi!

Dalle attività sportive passando per i foodtruck fino agli spettacoli e alle competizioni che rendono ancora più vivo tutto l’evento.

Ciò che abbiamo in serbo per quest’anno è ancora una sorpresa e non vogliamo farvi “spoiler” a riguardo ma, per ingolosirvi un pò, vogliamo fare un breve tuffo nel passato tra eventi e premiazioni che hanno accompagnato l’edizione precedente.

Gli eventi della scorsa edizione

Come vi abbiamo detto Pesaro Challenge non è solo sport ma anche cultura e spettacolo.
Per questo le nostre serate sono sempre arricchite da spettacoli e bellissime iniziative:


– Il venerdì sera della seconda edizione, a conclusione della giornata inaugurale di Pesaro Challenge, c’è stata la sfilata a sei zampe, che ha visto sul palco principale i nostri amici a quattro zampe (sia di razza che meticci).


– Il sabato sera abbiamo lasciato spazio ai balli da sala con i campioni nazionali della scuola Pesaro Balla di Montecchio .


Domenica sera a conclusione dell’ultima giornata d’evento si è svolto il secondo Festival Nazionale dei balli di gruppo. Un’iniziativa che ha visto la partecipazione di tantissime persone e che ha portato a Pesaro numerose scuole di ballo provenienti da tutt’Italia.

Sport, eventi e competizione

Spettacolo di fitness, laboratori di lettura che collegavano tramite le storie il mondo dello sport a quello del territorio, attività di pittura, l’apericena musicale con “I Minnitis” e tutte le attività sportive che accompagnano da sempre Pesaro Challenge, e anche un po’ di sana competizione.

Parliamo di plogging, pallavolo e nuoto… tre pilastri della nostra realtà!

Il primo diviso tra Plogging Race (dalla Baia alla Palla di Pomodoro) e Urban Plogging (centro città), la pallavolo dedicata ai più piccoli e il nuoto invece diviso in varie categorie.

Tutti i vincitori sono stati poi premiati nella giornata di domenica sul palco principale.

Sport, cultura, divertimento ma anche un pò di gloria per i nostri partecipanti (che non fa mai male!), tutto questo è Pesaro Challenge.

Il Kung Fu a Pesaro Challenge: dove il corpo incontra la mente

Kung Fu Pesaro Challenge, queste parole potrebbero unirsi insieme e non scindersi mai più.

Grazie agli amici de “La Via Interiore” infatti questa realtà a Pesaro Challenge c’è sempre stata.

Si tratta di uno sport che può essere praticato da tutti e soprattutto praticabile ad ogni età, tanto dai bambini quanto dagli anziani.

Rappresenta la perfetta formula per unire corpo e mente in qualsiasi momento e in ogni luogo (tanto all’aperto quanto al chiuso).

“Il Kung Fu è per tutti e di tutti” e noi di Pesaro Challenge, con “La Via Interiore” vogliamo mandare proprio questo messaggio.

Tre giorni di Kung Fu e iniziative

Pesaro Challenge è un evento all’aria aperta che fa del verde dei prati (o dei boschi) e dell’azzurro del mare il suo biglietto da visita.

Per questo il Kung Fu durante il nostro evento si è sempre svolto sull’area verde della Palla di Pomodoro attraverso svariate iniziative che hanno accompagnato tutti e tre i giorni d’evento, con una particolare attenzione alle dimostrazioni per i bambini più piccoli (anche con attrezzi tipici della disciplina) così da mostrar loro questa fantastica disciplina.

Il Kung Fu è di tutti

I tre giorni di Kung Fu a Pesaro Challenge hanno dato risultati incredibili dal punto di vista delle risposte che sono arrivate.

Non parliamo di commenti o feedback, bensì di ciò che questa disciplina ha regalato alle persone.

Infatti a partecipare non sono stati soltanto i più piccoli ma anche gli adulti. Tutti si sono mostrati felicissimi di svolgere gli esercizi di quest’arte realizzando quello che, ad occhi esterni, appariva come un vero e proprio spettacolo.

Anche i più inesperti infatti sembravano essere entrati a far parte di un unico corpo eseguendo in maniera estremamente coordinata tutte le posizioni che venivano loro richieste.

Un grande applauso dunque da parte nostra a tutti gli esterni che hanno partecipato e ci hanno regalato questa bellissima emozione, così come un enorme ringraziamento va anche al maestro Andrea Donati e al presidente de “La Via Interiore”, Stefano Marchionetti, che hanno reso possibile il tutto.

Pallavolo e Mini Volley Spikeball S3: uno sport per tutte le età!

Pallavolo e Mini Volley Spikeball S3 a Pesaro con Pesaro Challenge!

Ma di cosa si tratta?

Tutto inizia con lo Spikeball S3! Pensato proprio per i più piccoli che si approcciano per la prima volta a questo mondo per poi passare alla Pallavolo.

Per il resto lo sport è molto divertente: una palla e una rete. L’obiettivo? Far passare la palla oltre la rete e farla cadere nel campo avversario. Ovviamente impedendo al contempo alla squadra avversaria di farlo.

Quali sono le differenze?

Praticamente nessuna se non la fascia d’età, visto che sono due varianti dello stesso sport!

L’unica differenza effettiva è che nel caso dello Spikeball S3, ci si concentra principalmente sulla schiacciata (così da renderlo ancora più divertente per i bambini).

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Le differenze

La pallavolo è uno sport di squadra che prevede l’utilizzo di un pallone e l’obiettivo di farlo passare sopra la rete e farlo cadere nel campo avversario. La squadra che riesce a far cadere il pallone nel campo avversario guadagna un punto.

Il mini volley Spikeball S3 è una versione semplificata della pallavolo. Pensata per i più giovani e infatti riguarda bambine e bambini dai 6 agli 11 anni. Anche le regole sono più semplici. Servono per preparare i bambini alla pallavolo tradizionale. Infatti il campo è più piccolo e il numero di giocatori per squadra può variare a seconda della fascia d’età.

Lo Spikeball S3 è letteralmente il “gioco della schiacciata”, così definito proprio dalla FederVolley.

Un gioco pensato proprio per i più piccoli che si affacciano per la prima volta a questo sport e per rendere la loro esperienza più divertente possibile. Anche in questo caso, il gioco si svolge su un campo diviso in due parti da una rete che però è bassa, e l’obiettivo è quello di schiacciare a terra la palla nel campo avversario. Il gioco aiuta tantissimo i giovani giocatori a sviluppare le abilità tecniche e tattiche necessarie per il Volley.

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Pallavolo e Mini Volley Spikeball S3: tutti gli aspetti positivi

Tutte le varianti rientrano all’interno della disciplina sportiva della Pallavolo, dove la collaborazione e il rispetto delle regole sono fondamentali per il successo della squadra.

La pallavolo inoltre è uno sport che incoraggia la competitività ma allo stesso tempo anche il fair play, rendendola una disciplina sportiva ideale per lo sviluppo della personalità dei bambini e dei giovani.

Di fatto la pallavolo promuove la collaborazione e il lavoro di squadra poiché per vincere è importantissimo che i membri della squadra cooperino tra loro. Valori che, oltre ad essere fondamentali per la pratica di qualsiasi sport, contribuiscono a sviluppare una mentalità positiva e rispettosa nei confronti tanto dei propri compagni quanto degli avversari.

Da un punto di vista atletico inoltre è un’ottima disciplina per sviluppare senso di coordinazione e di equilibrio.

Senza dimenticare in tutto questo che dove c’è squadra, c’è gruppo e dove c’è gruppo ci sono nuove amicizie!

Plogging Pesaro: lo sport che aiuta l’ambiente

Il Plogging a Pesaro per aiutare l’ambiente, ma partiamo dalle basi…

Il plogging è una nuova tendenza che sta diventando sempre più popolare in tutto il mondo. Si tratta di una pratica che unisce il jogging con la pulizia dell’ambiente. 

In pratica, il plogging consiste nel correre o camminare lungo un percorso predefinito mentre si raccoglie la spazzatura trovata lungo il tragitto. Questa attività non solo permette di fare esercizio fisico, ma anche di contribuire alla pulizia dell’ambiente circostante. 

Uno sport ormai diventato molto popolare in Europa e in America e che noi di Pesaro Challenge abbiamo deciso di portarlo nel nostro territorio, per far conoscere il plogging a Pesaro e provincia!

Da dove nasce quest’attività

Il plogging è un’attività che combina il jogging con la raccolta dei rifiuti lungo il percorso ed è nata in Svezia nel 2016. L’idea è stata sviluppata da un gruppo di amici che volevano combattere l’inquinamento ambientale e migliorare la salute, unendo l’attività fisica con l’impegno sociale.

Il termine “plogging” deriva dalla fusione di due parole svedesi: “plocka upp”, che significa “raccogliere” e “jogga”, che significa “jogging”. L’attività ha guadagnato popolarità in Svezia e in altri paesi scandinavi prima di diffondersi in tutto il mondo.

Oltre ad essere un’attività benefica per l’ambiente e per la salute, il plogging è diventato anche un movimento sociale, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione dell’inquinamento ambientale e della necessità di mantenere pulito l’ambiente circostante. Un’attività sportiva che, grazie alla sua semplicità e al suo impatto positivo sull’ambiente e sulla salute, negli ultimi anni è diventato sempre più popolare.

Cosa serve per fare plogging a Pesaro (e non solo)

Il plogging non richiede equipaggiamento speciale, se non un paio di guanti e una borsa per la raccolta dei rifiuti. È possibile praticarlo in solitaria o in gruppo, con amici o con una squadra. La bellezza del plogging è che può essere praticato ovunque: in città, nei parchi, lungo le spiagge o in montagna.

Nel dettaglio, per praticare il plogging, hai bisogno di pochi ma importanti strumenti:

  • Guanti: È importante utilizzare guanti per proteggere le mani dai rifiuti e dai materiali taglienti.
  • Borsa per la raccolta: Utilizza una borsa resistente per raccogliere i rifiuti che trovi lungo il percorso.
  • Abbigliamento confortevole: Indossa abiti e scarpe comode adatte all’attività fisica.
  • Acqua: Ricordati di portare con te una bottiglia d’acqua per mantenerti idratato durante l’attività.

Perché è importante il plogging

L’importanza del plogging non va sottovalutata. Questa pratica aiuta a ridurre l’inquinamento ambientale e a migliorare la salute delle persone. Inoltre, rappresenta un’opportunità per la socializzazione e per creare comunità di persone che condividono gli stessi valori e obiettivi.

Un ottimo sport che permette dunque di allenarsi e di portare avanti la lotta all’inquinamento ambientale. Uno sport che può essere svolto da chiunque e può avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. Il plogging infatti rappresenta una soluzione semplice ma efficace per aiutare a mantenere il nostro pianeta pulito e sano.

Ecco nel dettaglio perché quest’attività è così importante:

  • Riduzione dell’inquinamento: Il plogging aiuta a ridurre l’inquinamento ambientale, poiché raccogliendo i rifiuti lungo il percorso, si impedisce che questi finiscano nell’ambiente e causino danni alla fauna e alla flora locali.
  • Miglioramento della salute: Il plogging è un’attività fisica che aiuta a mantenere il corpo in forma, migliorare la salute cardiovascolare e rafforzare i muscoli. Inoltre, lo sviluppo di una maggiore consapevolezza ambientale può anche migliorare la salute mentale e il benessere generale.
  • Sensibilizzazione dell’opinione pubblica: Il plogging è un’attività che attira l’attenzione delle persone e che può essere utilizzata come strumento per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione dell’inquinamento ambientale e dell’importanza di mantenere pulito l’ambiente circostante.

Ecco perché abbiamo voluto dare spazio al plogging a Pesaro.

Camp Music Challenge 2023: vivi una vacanza in compagnia della musica!

Camp Music Challenge 2023 è l’evento perfetto se stai cercando un’esperienza estiva indimenticabile che unisca la musica all’attività fisica, sei nel posto giusto! La Scuola di Musica Sonart dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini e Pesaro Challenge ti offrono una settimana di musica e sport a Pesaro, dal 28 agosto al 3 settembre 2023.

Attività ed eventi del Camp Music Challenge 2023

Il campo è aperto ai giovani tra gli 11 e i 20 anni, sia a coloro che si avvicinano per la prima volta alla musica sia a chi vuole migliorare la propria tecnica. Le attività musicali e di danza saranno organizzate in modo graduale, mentre per gli sport saranno presenti tecnici federali e allenatori qualificati.

Il programma di una tipica giornata prevede lezioni di musica al mattino, seguite da una pausa e attività di danza. Dopo il pranzo, ci saranno attività sportive al pomeriggio e giochi serali di socializzazione.

Soggiorno e quote

Per il soggiorno, saranno disponibili strutture alberghiere 3 stelle con camere multiple e servizio di pensione completa. La quota d’iscrizione con soggiorno è di 700 euro, mentre per i residenti è di 350 euro (pasti esclusi). Il costo dei pasti giornalieri è di 20 euro e deve essere prenotato all’iscrizione.

La quota comprende le lezioni di musica e danza, attività sportive, copertura assicurativa Rc, soggiorno in camera multipla con servizi privati in trattamento di pensione completa, attestato di partecipazione e tassa di soggiorno da pagare in hotel (Euro 2,00 a persona a notte in Hotel 3*/euro 3,00 a persona a notte in Hotel 4*).

Camp Music Challenge, Pesaro Challenge,

Prenotazioni per il Camp Music Challenge 2023

Per prenotare uno o più giorni tramite convenzione alberghiera, i genitori dovranno comunicarlo al momento dell’iscrizione del proprio figlio. Inoltre, ogni 12 partecipanti, sarà gratuito un insegnante/accompagnatore. Se l’insegnante/accompagnatore ha uno o più partecipanti, ma al di sotto dei 12 iscritti, la quota sarà di €400 soggiorno in camera doppia con pensione completa.

Per partecipare, è necessario inviare il modulo d’iscrizione, la copia del bonifico bancario e del certificato medico a pesarochallenge@gmail.com e segreteria@scuolasonart.it entro il 30 maggio 2023. Il pagamento prevede il versamento del 50% della quota di iscrizione entro il 30 maggio 2023 e il saldo entro il 15 luglio 2023 tramite bonifico bancario intestato a ESCUDO ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA.

Non perdere l’occasione di vivere una vacanza divertente e stimolante, incontrando nuovi amici e vivendo la tua passione per la musica e lo sport!

Modulistica

Qui di seguito potrai trovare tutta la modulistica necessaria per partecipare al Camp Music Challenge.

All’interno del file avrai anche maggiore dettagli riguardo l’iniziativa.

Pesaro Challenge 2023: ti aspettiamo per la terza edizione!

Pesaro Challenge

Il Team di Pesaro Challenge è orgoglioso di presentare il Progetto che a partire dal 2023 coinvolgerà tante Società sportive del nostro territorio.

La manifestazione è occasione per far esibire i vostri atleti e per promuovere la disciplina.
Questo è Pesaro Challenge! Fare squadra, promuovere Corsi, intercettare nuove iscrizioni per riaprire dopo la pausa estiva, sono una vera e propria opportunità per tutti i partecipanti.

Mettiti in gioco!

Ti piacerebbe metterti in gioco al nostro fianco nella terza edizione di Pesaro Challenge?

Vuoi diventare un protagonista dell’evento? 

Accetta la sfida!

È prevista la partecipazione di società, prime squadre, ambassador, atleti marchigiani e provenienti da più parti d’Italia.

Saranno molte le societa e gli impianti sportivi coinvolti in questa fantastica edizione, che sarà una vera e propria vetrina per lo sport.

Pesaro Challenge

Vivi un sogno chiamato Pesaro Challenge!

Sono a disposizione esclusivi pacchetti per soggiornare in città in convenzione con strutture alberghiere appositamente coinvolte.

In particolare, nel “Villaggio Pesaro Challenge” che sorgerà alla PALLA DI POMODORO, sul lungomare di Pesaro (zona Piazzale della Libertà), ci saranno aree espositive, spazi per dimostrazioni ed esibizioni sportive, tanto intrattenimento e musica fino a tarda sera, aree per lo street food.

Pesaro Challenge
Foto Aree Sport PCH

L’evento, le emozioni, il progetto

Per quanto riguarda l’evento passato, potete dare un’occhiata al video di Pesaro Challenge 2022

L’evento ha una cadenza annuale e accompagnerà Pesaro, già ‘Città europea dello Sport’ al prossimo grande appuntamento con “Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024”.

Per partecipare alla terza edizione della manifestazione in programma per 1, 2 e 3 settembre 2023, scrivere a: pesarochallenge@gmail.com

Noi ci saremo… e tu?

Ti aspettiamo!!!