One Way Up sarà presente anche quest’anno a Pesaro Challenge per l’evento dell’1-2-3 settembre con un’iniziativa che porterà, come sempre, l’arrampicata tra i pesaresi.
Abbiamo così intervistato il presidente di questa giovane realtà, che nasce nel 2016, ovvero Diego Cardinali, per raccontarci un pò della loro storia ed esperienza sportiva…
Siete una realtà giovane ma che conta già tantissimi iscritti. Ci racconti un pò la vostra sotria?
One Way Up è una palestra che nasce circa 7 anni fa, dalla volontà di un gruppo di ragazzi arrampicatori e che attualmente si trova presso il centro sportivo Smash e dov’è possibile praticare il boulder avendo 380mq di pannellature proprio per questa specialità da praticare, visti i materassi, senza imbragatura oppure esercitarsi con la corda o lo speedrun, altre due specialità dell’arrampicata. A tutto ciò si aggiunge anche una parete esterna dove praticare questa disciplina e, nel parco, una versione per provare questo sport adatta ai più piccolini.
Attualmente contiamo circa 90 bambini che frequentano i nostri corsi al pomeriggio e alla sera mentre, per gli adulti, siamo intorno alle 150 persone che provengono da tutta la provincia poiché strutture come la nostra non sono molto presenti in quanto difficili da costruire. Inoltre, nel nostro caso, abbiamo anche diversi allenatore della FASI e la palestra è affiliata al CONI, per cui si può praticare questa disciplina a livello agonistico sia da bambini, ragazzi o adulti.
Adulti e bambini, l’arrampicata è uno sport adatto a tutti: quali sono le linee guida da seguire per chi vuole intraprendere questa disciplina?
L’arrampicata è una sfida con se stessi che tiene allenato corpo e mente e che punta a portarti oltre con le proprie capacità.
Si tratta di uno sport che difficilmente si pratica come “fai da te”, per questo le persone che desiderano praticare questo sport vengono prima affiancate da un istruttore che li introduce magari con una prova affiancata e poi, da lì, se c’è la voglia e la passione si prosegue insieme.
Spesso sono i bambini quelli che si emozionano e si divertono di più, per un adulto invece magari può essere più complicato. Si tratta di uno sport dove la tecnica è importantissima e quindi una persona poco allenata magari, dopo una breve prova, può risentire di alcuni dolori perché non ha nozioni di forza o di posizionamento adatte a praticare questa disciplina. Con i bambini invece è diverso, loro pensano solo a quanto si stanno divertendo.
Di tutti questi anni passati in questa realtà c’è un ricordo che porti particolarmente con te?
Un evento che ci ha resi molto orgogliosi è sicuramente quello di qualche anno fa quando, tramite l’arrampicata, siamo riusciti a realizzare un evento con una società delle Marche che si occupa di persone non vedenti ed è stato molto emozionante far arrampicare un gruppo di ragazzi giovani non vedenti, soprattutto per la grande volontà che ci hanno messo. A livello umano penso sia il traguardo più grande, anche per questo portiamo avanti diverse iniziative a livello sociale.
Con Pesaro Challenge invece? Come nasce il rapporto e che cosa porterete all’evento?
Ormai conosciamo Pesaro Challenge già da qualche anno. Io poi collaboro nel mondo degli eventi, quindi sono anche molto attento a questo tipo di manifestazioni.
Inoltre, visto il grande successo che abbiamo riscontrato l’anno scorso, dovevamo riproporci anche quest’anno.
Ci sarà una parete con nuovi itinerari di Arrampicata (vie). Ne proporremo alcuni in più così da garantire un maggior divertimento.
L’anno scorso volevano provarla tantissimi bambini e quindi abbiamo deciso di proporre loro ancora più percorsi per permettere a tutti di divertirsi con noi. Perché alla fine la cosa più bella in un evento dove porti la tua realtà è proprio questa… vedere tanti bambini radunarsi curiosi e felici è qualcosa che ci ha riempito il cuore.